Filosofie produttive

Vini Biologici

Il vino biologico è prodotto seguendo norme rigorose che privilegiano la sostenibilità e il rispetto per l'ambiente. Nella sua produzione, vengono escluse sostanze chimiche di sintesi e organismi geneticamente modificati. Il processo di vinificazione deve seguire regolamenti specifici, come ad esempio il Regolamento Europeo 203/2012. Infine, l'azienda produttrice deve ottenere una certificazione di conformità da un ente riconosciuto. Ogni produttore può adottare le pratiche che meglio riflettono la propria visione di agricoltura sostenibile.

Vini Biodinamici

Il vino biodinamico viene prodotto seguendo i principi dell'agricoltura biodinamica di Rudolf Steiner, un approccio olistico e spirituale alla viticoltura. Questo metodo prevede il rispetto dei cicli lunari, l'utilizzo di preparati biodinamici per arricchire il suolo e promuovere la diversità biologica. Come il vino biologico, il vino biodinamico esclude l'uso di sostanze chimiche sintetiche. Tuttavia va oltre, cercando di creare un ecosistema viticolo equilibrato e autosufficiente. La certificazione biodinamica è fornita da organizzazioni come Demeter e Biodyvin.

Vini Artigianali

Il vino artigianale è prodotto da piccoli produttori che danno grande importanza alla qualità del prodotto finale, spesso privilegiando metodi di produzione tradizionali. Questi produttori si occupano personalmente di tutte le fasi della produzione, dalla cura dei vigneti alla vinificazione. L'obiettivo è quello di creare vini unici che esprimano il terroir e riflettano l'individualità del vignaiolo. Non esiste una certificazione ufficiale per i vini artigianali.

Vini Vegan Friendly

Il vino vegano è prodotto senza utilizzare alcun prodotto o derivato di origine animale, sia nella coltivazione dell'uva che nel processo di vinificazione. Alcuni vini non vegani utilizzano prodotti animali nel processo di chiarificazione, come albumina (proteina dell'uovo), caseina (proteina del latte) o gelatina (derivata da ossa animali). Un vino vegano, invece, utilizza alternative vegetali o minerali per la chiarificazione, o può omettere del tutto questo processo.

Vini senza aggiunta di solfiti

Un vino senza aggiunta di solfiti è un vino al quale non sono stati aggiunti solfiti durante il processo di vinificazione. I solfiti, spesso sotto forma di anidride solforosa, sono comunemente utilizzati in enologia per le loro proprietà antiossidanti e antimicrobiche. Tuttavia, alcuni produttori scelgono di non aggiungere solfiti per mantenere il vino il più naturale possibile. È importante notare che anche se non vengono aggiunti solfiti, il vino può comunque contenerne tracce in quanto sono prodotti naturalmente durante la fermentazione.

Vini FIVI

Il vino della Federazione Italiana Vignaioli Indipendenti (FIVI) proviene da produttori che gestiscono personalmente tutte le fasi della produzione, dalla coltivazione del vigneto alla vinificazione e commercializzazione. La FIVI rappresenta e difende gli interessi di questi vignaioli indipendenti, contribuisce ai piani di sviluppo dell'industria vitivinicola ed ha come principale obiettivo valorizzare il ruolo del Vignaiolo quale massima garanzia di autenticità del prodotto e strumento di tutela del territorio, promuovendone la conoscenza tra i consumatori e costruendo alleanze con essi.

Vini Triple A

Il vino Triple A (Agricoltori Artigiani Artisti) è definito da un manifesto creato da Luca Gargano nel 2001. Questo vino è prodotto da agricoltori che coltivano direttamente il vigneto con metodi naturali, da artigiani che utilizzano processi produttivi che non alterano la struttura originaria dell'uva o del vino, e da artisti la cui sensibilità può dare vita a un vino che esalta le caratteristiche del territorio e del vitigno. Questi vini sono prodotti rispettando un decalogo, che include la selezione manuale delle viti, l'utilizzo di lieviti indigeni, l'assenza di interventi chimici o fisici durante la fermentazione, e l'imbottigliamento senza correzioni chimiche o filtrazioni.

Vini VinNatur

Il vino VinNatur è prodotto da viticoltori di tutto il mondo che intendono difendere l'integrità del loro territorio, rispettando la storia, la cultura e l'arte, ispirandosi a una forte etica ecologica. Questo significa produrre vino in modo naturale rispettando il territorio, le viti, i cicli naturali e limitando l'uso di agenti chimici e tecnologici invasivi sia in vigna che in cantina​. VinNatur lotta contro la standardizzazione che chimica, tecnologia e industrializzazione hanno portato nel mondo dell'agricoltura e, in particolare, nelle attività legate al vino​. Tra le attività fondamentali di VinNatur vi sono: la lotta contro i pesticidi, la ricerca di tecniche di vinificazione in collaborazione con laboratori privati e l'università e la sperimentazione di approcci agricoli innovativi rispettosi dell'ambiente.

Metodi di Spumantizzazione

Il Metodo Classico, il metodo Martinotti e il Metodo Ancestrale sono tre diversi approcci utilizzati nella produzione del vino spumante.

Metodo Classico

Il metodo classico, noto anche come metodo tradizionale o champenoise, è il metodo utilizzato per produrre lo champagne. Questo metodo coinvolge una doppia fermentazione del vino. Inizialmente, viene prodotto un vino base attraverso la fermentazione delle uve. Successivamente, viene aggiunto un mix di lieviti e zuccheri alla bottiglia che avvia una seconda fermentazione all'interno della stessa. Durante questa fermentazione, si forma anidride carbonica che rimane intrappolata nella bottiglia, creando le caratteristiche bollicine del vino spumante. Successivamente, la bottiglia viene sottoposta a un processo di rimozione dei depositi di lieviti, noto come sboccatura, a cui segue il rabbocco con il medesimo spumante o con un piccolo dosaggio di zucchero, chiamato liqueur d'expédition.

Metodo Martinotti

Il metodo Martinotti, chiamato anche metodo Charmat o cuve close, è un metodo di produzione del vino spumante che prevede una fermentazione in vasche di acciaio inox o autoclavi. Dopo la fermentazione del vino base, viene trasferito in queste vasche insieme a una soluzione di zuccheri e lieviti. La seconda fermentazione avviene quindi in queste vasche sigillate sotto pressione, consentendo al vino di sviluppare le bollicine. Una volta completata la fermentazione, il vino viene filtrato per rimuovere i lieviti residui e poi imbottigliato con una tecnica che ne preserva la frizzantezza.

Metodo Ancestrale

Il metodo ancestrale, noto anche come metodo pétillant naturel o metodo gaillacois, è un metodo antico per la produzione di vini spumanti. In questo metodo, la fermentazione in bottiglia avviene senza l'aggiunta di zuccheri o lieviti esterni. La fermentazione inizia naturalmente all'interno della bottiglia, dove i lieviti presenti nelle uve convertono gli zuccheri in alcol; si genera così anidride carbonica che rimane intrappolata nella bottiglia creando le bollicine. Una volta che la fermentazione è completata, il vino viene lasciato a riposare sui suoi lieviti per un certo periodo di tempo per sviluppare complessità aromatica. A differenza degli altri due metodi, il metodo ancestrale non prevede una rimozione dei depositi di lieviti.

Dosaggi degli Spumanti

I dosaggi degli spumanti si riferiscono alla quantità di zucchero che viene aggiunta al vino dopo la fase di sboccatura (rimozione dei depositi di lieviti) per bilanciare l'acidità e regolare il livello di dolcezza del prodotto finale. I dosaggi sono solitamente espressi in grammi di zucchero per litro (g/L) e possono variare da molto secco a molto dolce. Di seguito sono elencati i dosaggi più comuni:

Pas Dosé/Brut Nature/Zero Dosage

0-3 g/L

Questo è il dosaggio più basso o addirittura nullo di zucchero aggiunto. Lo spumante pas dosé è estremamente secco, senza alcuna dolcezza residua.

Extra Brut

0-6 g/L

Simile al pas dosé, lo spumante extra brut ha un dosaggio di zucchero molto basso, generalmente inferiore a 6 g/L. È secco e con una minima percezione di dolcezza residua.

Brut

0-12 g/L

Il dosaggio più comune per molti spumanti. Lo spumante brut può variare da asciutto a secco, con una leggera traccia di dolcezza residua.

Extra Dry

12-17 g/L

Nonostante il nome, l'extra dry in realtà presenta una dolcezza lieve. È più dolce del brut e può essere apprezzato da coloro che preferiscono un'esperienza meno secca.

Dry

17-32 g/L

Indica un vino con una dolcezza moderata. Lo spumante dry può presentare una dolcezza più pronunciata rispetto al brut o all'extra dry.

Demi-Sec

32-50 g/L

Lo spumante demi-sec ha una dolcezza considerevole e può essere apprezzato come spumante da dessert o da abbinare a piatti dolci.

Doux

Oltre 50 g/L

Il dosaggio più dolce disponibile, con una dolcezza molto pronunciata. Lo spumante doux è adatto come vino da dessert.

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